I “cuddureddi”, dolce tipico natalizio di Caltagirone.

I “cuddureddi” in un piatto di ceramica di Caltagirone

I “cuddureddi”

E ora sedetevi. Sistematevi. Rilassatevi.
La cosa è serissima, più seria delle cassatelle.
In giro non esiste una ricetta giusta delle collorelle.
Inutile che cercate o leggete qualcosa di simile, perchè l’originale è questa.

Punto.
Intanto, per ambientarvi, vi riporto una tipica discussione:
Io:              “Mà(mma) !?, a ricetta ri cuddureddi ri cu è?”
Mamma:    “ra zia Maria”
Io:              “e ra nanna?!”
Mamma:   “ngà cettu ca era ra nanna e macari ra zia Ciccina; quannu eramu carisitti ni suseumu e cincu ri matina pi fari i cuddureddi e poi i nfunnaumu nu furnu a ligna…”.
Caltagirone – Sicilia
Le collorelle sono un dolce tipico di Caltagirone.
Credo siano, insieme ai buccellati e i dolci con la ricotta, tra i miei preferiti.
Altro che dolci da nouvelle cousine, cosine piccole, morbide..
le collorelle sono, invece, sapori antichi. Esteticamente sublimi.
Vi riporto subito la ricetta, perchè inutile perdersi in chiacchiere.
Qui c’è da lavorare e rimboccarsi le maniche.

Il ripieno può esser preparato anche un giorno prima.
 
 
Ingredienti per il ripieno ( per ogni kg di farina )
gr 500 di mandorle tostate;
gr 500 di miele di agrumi,
gr 200 di vino cotto ( o nella remota e disgraziata ipotesi questo fosse non reperibile sostituire con l’acqua); 
gr 200 di semola;
cannella q.b
3 cucchiaini di polvere di scorzette di arancia;
Procedimento per il ripieno:
Tostate le mandorle e tritatele molto grossolanamente.
Mettete in un casseruola il vino cotto, il miele ed ammorbiditeli sul fuoco a fiamma dolce.
Unitevile mandorle, la cannella e la polvere di agrumi ( io uso quella della mia amica cristina 😉 ).
Girate sempre il composto affinchè tutti gli ingredienti vadano amalgamandosi ed unitevi a poco a poco la semola.
Spegnere il fuoco quando il composto risulta morbido, omogeneo e ben amalgamato.
Fate attenzione che non si asciughi troppo perchè tanto poi, come dice la mia mamma,” intosta “.
Ma non deve essere morbida, morbida..
Soda, direi.
 
A questo punto, Ungete di olio di semi una grossa ciotola e versatevi il composto, affichè raffreddi, e si “intosti” :).
Ingredienti per l’impasto
 
kg 1 di farina;
gr 250 di strutto ( non è possibile sostituirlo con il burro );
gr 250 di zucchero semolato;
acqua q.b.

Procedimento per l’impasto
 

Impastare tutti gli ingredienti aggiungendo acqua q.b. per ottenere un impasto liscio, omogeneo e morbido.

Lasciate riposare la pasta anche per un paio di ore, ma non in frigorifero. in una ciotola coperta da un panno o della pellicola.

Schematica sequenza di azioni da fare per le collorelle:

Fase per il ripieno. 

Con le mani, impastare “la conza” ( il ripieno ) con le mani leggermente unte di olio di semi, e formare come dei lunghi serpenti.
Mettere da parte.

Fase per la pasta.

Dividere la pasta in parti.
Stendere le parti con il mattarello prima e poi perfezionarli con una macchina imperia ( et simile ). Formare delle lunghe strisce.
Arrotolare le strice di pasta con il ripieno.
Tagliare le sezioni che più corrispondono alle nostre esigenza di forma: forme circolari, o lunghi rettangoli.

fase di arrotolamento

A questo punto, sono necessarie la armi del mestiere : i pizzichi. 

Dobbiamo incidere la superficie e creare dei piccoli pizzichi e tirarli fuori.
Attraverso le foto vi mostrerò cosa ne uscirà fuori, voi, nell’eventualità non abbiate queste meravigliose“pizette”, procuratevi un coltellino affilato, giusto per rendere più articolata la superficie delle nostre forme.

i pizzichi della mia nonna, ora della mia mamma.


 
Forno
 
Preriscaldate il forno per una venitna di minuti.
Infornare le teglie e 200 ° C gradi per 20 minuti.
Non appena la base della collorella è ben dorata, sono pronte.
La superficie deve rimanere pallida.
eccole qui..